Come e quanto mangiamo la pasta? Consigli (più 5 errori) per cucinare un primo da chef

25 ottobre
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Non tutti sanno che il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, nato nel 1995 in occasione del Congresso Mondiale della pasta, come occasione per celebrare una delle eccellenze della cucina italiana più famose. Ovviamente però nessuno è più goloso di questo primo piatto tradizionale più di noi italiani. Ecco che per celebrare questa ricorrenza ci siamo chieste quanto e come mangiano la pasta gli italiani?

Secondo l'indagine di InfoJobs sul consumo di pasta nella pausa pranzo, condotto su 1500 lavoratori iscritti alla piattaforma, la pasta sembra essere il piatto perfetto per il pranzo per il 78,8% degli intervistati, perché veloce da preparare e talmente versatile da non stancare mai. Ed è una vera abitudine per la maggior parte dei lavoratori, che la scelgono ogni giorno (42,6%), mentre il 32,4% la vede come un’opzione da concedersi ogni tanto e il 17,5% la preferisce nel weekend. La ricerca evidenzia anche come ci siano alcuni trend salutari in ascesa, come il 7,5% che sceglie pasta senza glutine e/o di farine particolari come legumi o di grano più o meno raffinato.

Photo credit: Bruna Branco on Unsplash
 
Photo credit: Bruna Branco on Unsplash

Un primo piatto che custodiamo gelosamente ma siamo pronti a offrire a chi ci viene in visita, infatti il 66% degli intervistati, qualora ospitasse a pranzo un collega straniero, consiglierebbe proprio la pasta come prima scelta e la pizza come seconda opzione (25%). E se abbiamo capito che ne mangiamo tanta ora è il momento di domandarsi: come? Secondo l'indagine di American Pistachio Growers, quasi 4 italiani su 10, optano per un condimento light, ammettendo di preferire ricette semplici, leggere e senza eccessivi condimenti. Il topping preferito sulla pasta? Vince di gran lunga il formaggio (l’81%), seguito dalla frutta secca da porre a cottura terminata per dare croccantezza al piatto.

Se nell'immaginario comune la pasta è un piatto estremamente semplice da cucinare, è pur vero che ci sono alcune dritte da seguire per realizzare un primo piatto a prova di chef. Ecco i cinque errori da non fare quando cucini la pasta:

1) Aspetta sempre che l'acqua bolla. Ma per davvero. Non vale buttare la pasta quando c'è appena qualche bollicina perché, altrimenti, la tempistica indicata sulla confezione sarà solo un numero e diventerà complesso seguire i tempi di cottura.

2) Il sale va buttato quando l'acqua deve ancora bollire. In questo modo avrà il tempo di essere assorbito dall'acqua e dalla pasta, amalgamandosi. Se vi scordate di aggiungerlo, resistete alla tentazione di salare la pasta a posteriori. Optate piuttosto per un sugo più saporito.

3) Non usare pentole piccole. Se le dimensioni della padella sono ridotte, quasi sicuramente la pasta diventerà collosa. Per avere un'idea delle proporzioni ricordate che per circa 100 g di pasta è bene usare almeno un litro e mezzo d'acqua.

4) Non buttate mai l'acqua di cottura. Una buona pratica è quella di salvarne un mezzo mestolo per poi aggiungerla al sugo nel momento della mantecazione. In questo modo non solo non si aggiungeranno grassi extra nel condimento, ma il piatto sarà anche più amalgamato.

5) I tempi di cottura vanno rispettati alla lettera, anche se la pasta vi sembra al dente. Questo perché la pasta è generalmente fatta con farina di frumento, quindi di glutine e amido. A contatto con l'acqua bollente, l'amido si gonfia, lasciando fuoriuscire il glucosio che renderà il pasto meno digeribile rispetto a una pasta scolata per tempo.

Fonte: it.style.yahoo.com

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