Masturbazione femminile, basta tabù: tutti i benefici (e i consigli per praticarla) spiegati da Marco Rossi

16 febbraio
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Per secoli la masturbazione femminile è stata vista come una pratica sbagliata e immorale. E ancora oggi continua ad essere considerato come un argomento tabù. In molte società e culture è addirittura demonizzata. Ma si tratta di un aspetto naturale e sano della sessualità, sia per gli uomini che per le donne, che può apportare anche numerosi benefici a mente e corpo. Dell’autoerotismo femminile nella società moderna ne abbiamo parlato con Marco Rossi, noto psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo, specializzato in disturbi depressivi e d'ansia, disturbi relazionali e sessuali, nonchè presidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale.

Marco, per gli uomini l’autoerotismo è sempre stato considerato un atto naturale, per le donne è ancora un tabù, è ritenuto come sbagliato. Molte lo praticano ma non riescono a parlarne liberamente. Come mai?

“E’ un problema strettamente culturale, concettuale. Viviamo ancora oggi in una cultura di stampo maschilista, che non è solo recente ma ha caratterizzato tutto il mondo del passato. La sessualità femminile è sempre stata vista da un punto di vista maschile, quindi come passiva. Ora, se la donna ha una sessualità di tipo passivo, non è ammissibile che possa mettere in atto un gesto attivo, come quello della masturbazione. Il procurarsi piacere per una donna è considerato come un atto colpevole se non è l’uomo a procurarglielo”.

Ma rispetto al passato la condizione della donna è cambiata, il suo ruolo non è più solo quello di moglie e madre. Questa forma di emancipazione potrebbe coinvolgere anche la sfera sessuale femminile?

“In realtà si tratta di un finto cambiamento. La donna non ha ancora raggiunto alcuna parità se pensiamo all’esistenza delle quote rosa, o al fatto che le retribuzioni delle donne sono ancora inferiori rispetto a quelle degli uomini. Le quote rosa, o strumenti simili, sono solo un modo per illudere la donna di aver raggiunto una parità di genere, ma di fatto è l’uomo che continua a tenere il potere, alla donna vengono concesse solo alcune quote di esso. E’ una sorta di mistificazione. E questa cultura maschilista continua a persistere anche nelle nuove generazioni: pensiamo alle ragazzine di oggi che dicono che si sentono libere di potersi esprimere, di esprimere la propria immagine, e poi pubblicano foto che le ritraggono nude su OnlyFans. Questo comportamento non fa altro che supportare questa cultura maschilista”.

Ma, quindi, non si raggiungerà mai la parità di genere?

“E’ un’illusione di libertà, tra l’altro mal gestita a livello politico, come è stato un’illusione il fatto che il green pass potesse renderci tutti liberi. E’ tutto un gioco per far apparire le cose in un certo modo ma tenendo ben saldi ed evidenti certi paletti. Un bel discorso sul tema lo ha fatto Drusilla Foer a Sanremo: è inutile parlare di diversità, ha detto, perché ogni persona è una persona unica. Io da sessuologo non ho bisogno di categorizzare qual è il tuo orientamento sessuale, qual è il tuo modo di esprimere il tuo piacere o i tuoi interessi sessuali. Io ti distinguo dagli altri attraverso un nome e un cognome. Questo per dire che dal momento in cui ammetti che le persone possono essere libere di esprimere se stesse e la propria sessualità non puoi rilegarle in delle categorie (gay, lesbica, LGBT, generazione fluida, ecc.). Se è fluido ciò che è fluido, non lo puoi racchiudere in un contenitore. Non esiste ancora una vera libertà oggi, è solo una mistificazione”.

Tornando alla masturbazione, quali sono le differenze sostanziali tra quella maschile e quella femminile?

“Sulla modalità della masturbazione, quella femminile è sicuramente molto più varia. Una donna può spaziare molto più facilmente rispetto al come praticarla. La donna può procurarsi piacere tramite una stimolazione esterna delle dita, tramite una stimolazione interna delle dita, adottando certe posizioni come ad esempio stringendo le gambe andando a stimolare il clitoride, utilizzando dei sex toys, può masturbarsi strusciandosi sull'asciugamano arrotolato o contro un cuscino. E’ molto più ampia per la donna, rispetto all’uomo, la gamma di possibilità di praticare una masturbazione”.

Oggi sappiamo che la masturbazione è qualcosa di naturale anche per la donna e che può addirittura avere effetti benefici per la salute. Quali sono i benefici psicologici per il mondo femminile?

“Con la masturbazione vengono stimolate in maniera molto importante le fantasie. Stimolare e coltivare le proprie fantasie attraverso la masturbazione è estremamente utile nella vita sessuale di coppia. Perché le fantasie sono alla base di quel che è il desiderio sessuale e l’eccitazione, quindi l'autoerotismo è un modo estremamente importante per stimolarli. La masturbazione, inoltre, consente di conoscersi approfonditamente, di conoscere ciò che ci piace di più, di conoscere le proprie fantasie e qual è il proprio modo di vivere le stimolazioni e il piacere. Più una persona si conosce approfonditamente, meglio riuscirà a vivere la sessualità quando la porta con qualcun altro”.

Quindi l’autoerotismo può migliorare il feeling sessuale con il partner?

“Assolutamente sì”.

Quali sono, invece, i benefici fisici dell’autoerotismo femminile? 

“L’orgasmo ha effetti sulle difese immunitarie, è benefico per l’apparato cardiocircolatorio, agisce sui crampi mestruali riducendo i dolori. Ma l’utilità prevalente è da un punto di vista psicologico. Il raggiungimento del piacere determina, infatti, sempre un’attivazione dei neurotrasmettitori, della dopamina, della serotonina, con risvolti estremamente positivi sulla sfera menatale”.

Quali esercizi poter consigliare alle giovani donne che vogliono conoscere meglio se stesse e la propria risposta sessuale?

“Più che esercizi specifici, io consiglio sempre alle ragazze giovani di imparare a guardare prima di tutto i propri genitali davanti allo specchio. Tendenzialmente le ragazze non lo fanno, non gli viene naturale perché bisogna un pò ingegnarsi per farlo bene. I genitali femminili sono prevalentemente interni, quindi sono più scomodi da essere visti rispetto a quelli maschili. Ma imparare a guardarsi allo specchio, imparare a esplorare la propria vagina cercando di guardarla come una tavola anatomica per capire come si è fatte, è fondamentale per imparare a conoscersi. Molte donne, anche quelle che si masturbano, non sanno come sono fatti i propri genitali né esterni né interni. Per quanto riguarda gli esercizi da consigliare, può tornare utile, sia in ambito masturbatorio sia in una relazione sessuale, la ginnastica di Kegel, fondamentale per un allenamento del pavimento pelvico e anche per gestire consapevolmente dal punto di vista muscolare l’apparato genitale”.

L’autoerotismo è un’attività da praticare a ogni età?

“La gran parte delle persone crede che il sesso sia prerogativa di quando si è giovani, che l’atto masturbatorio sia una sorta di sostituto del sesso che non può essere vissuto in coppia. Invece, la masturbazione è un gioco con il proprio corpo e per il proprio piacere. E, quindi, più avanza l’età più spesso accade che le persone amino di più masturbarsi piuttosto che avere un rapporto a due, perché questo è sempre visto come un atto prestazionale, mentre nell’ambito masturbatorio riesce più facilmente a sopravvivere l’idea di gioco, di divertimento finalizzato al piacere. Quindi, specialmente in età avanzata le donne fanno bene a masturbarsi, a stimolare i propri genitali, il proprio clitoride, e questo non può far altro che avere benefici sia dal punto di vista mentale che fisico. Il piacere fisico migliora molto il tono dell’umore con effetti benefici sui sintomi della menopausa, quali ansia e depressione”. 

A che età inizia la pratica masturbatoria?

“Inizia in primissima età. I primi comportamenti simili a una condotta masturbatoria sono già presenti nel neonato che si procura piacere con lo strofinamento dei genitali. C’è poi una maggiore accentuazione intorno ai due anni, che aumenta piano piano con la crescita. Ovviamente quando il bambino è molto piccolo il gesto non viene erotizzato, il bambino non conferisce all’atto masturbatorio un valore erotico, è semplicemente una scoperta del piacere. La pratica masturbatoria è un comportamento innato nell’essere umano, è del tutto naturale. I bambini piccoli non hanno coscienza della propria sessualità, scoprono che la stimolazione di certe parti del proprio corpo procurano piacere, anche se non ne comprendono il significato. Ne diventano consapevoli quando sopraggiunge una consapevolezza della propria sessualità, di un proprio valore erotico sessuale, e questo generalmente avviene più o meno nella fase della pubertà”.

Con internet è aumentata la pratica masturbatoria rispetto al passato?

“In realtà il numero delle persone che si masturbano non è aumentato. Mediamente si masturba almeno una volta della propria vita il 90% delle persone, ovviamente non è detto che in questa percentuale tutti lo pratichino regolarmente. Quel che è cambiamento con l’arrivo di internet è la fruibilità del supporto visivo per aiutare la masturbazione. Una volta in epoca preistorica c’erano i disegni murali, poi i dipinti, le fotografie erotiche, i fumetti, poi è arrivata la videocassetta, i dvd, e oggi abbiamo internet. Ciò che è cambiato col tempo è il tipo di supporto e il tipo di accessibilità alle immagini che possono essere stimolanti per un fine masturbatorio. Anche se poi sono le fantasie il motore di tutto, il video diventa solo la rappresentazione di esse”.

E’ giusto parlare della masturbazione con il proprio partner?

“Sì, ma io lascerei sempre un alone di mistero, nel senso che uno non deve sapere l’altro come e quanto si masturba. Semmai io stimolo sempre le coppie a cercare di portare la masturbazione all’interno del rapporto di coppia, a darle spazio nel rapporto sessuale, uno spazio in cui io mi masturbo davanti a te e tu lo fai davanti a me. Non la masturbazione reciproca (il cosiddetto petting), ma io mi procuro piacere con te che partecipi stando accanto a me. E’ un atto molto intimo e bello, e potrebbe avere un ruolo molto importante nella conoscenza di coppia”.

Fonte: www.today.it

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