Decreto sostegni, il dado è tratto: a chi vanno e quando arrivano i nuovi aiuti

20 gennaio
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Decreto sostegni, ci siamo. Si vede lo striscione del traguardo ma sarà un provvedimento dal raggio d'azione limitato. E' in arrivo infatti il nuovo decreto per il sostegno ai settori più in difficoltà, in primis il turismo. Il settore del turismo continua a subire le pesanti conseguenze delle nuove misure adottate per il contenimento dei contagi, ma non è l'unico a battere cassa. Le risorse sono quelle previste nella legge di Bilancio varata poche settimane fa dal parlamento: in tutto circa un miliardo e mezzo.

Chi sarà aiutato con fondi immediati? 200 milioni per il commercio al dettaglio, 200 per il trasporto pubblico locale, 230 al fondo turismo a cui si affiancano 128 per il credito d’imposta di agenzie di viaggio e tour operator. Per librerie, cinema e teatri ci sono circa 110 milioni, 20 milioni andranno alle discoteche e 40 allo sport. La maggioranza relativa degli aiuti va a Regioni ed enti locali, che dovrebbero ricevere 500 milioni sotto forma di replica per il 2022 del fondone Covid creato nel 2020 e riproposto l’anno scorso.

Decreto sostegni in arrivo oggi: le novità

Non tutto è definito nel dettaglio: come racconta oggi il Sole 24 Ore, è proseguita e prosegue ancora la fitta sequenza di riunioni tecniche per preparare il provvedimento atteso oggi in consiglio dei ministri. Non ci sono le decine di miliardi dei vecchi decreti ristori/sostegni. La portata degli aiuti stavolta è limitata, e senza il nuovo scostamento di bilancio chiesto a gran voce dei partiti non può che essere così.

Il nuovo decreto sostegni darà una mano solo alle categorie colpite più direttamente dalle chiusure di queste settimane, da quando - da dicembre - l'ondata Omicron ha colpito l'Italia e il mondo intera con una rapidità inattesa. Nonostante le restrizioni arttuali non siano nemmeno lontanamente paragonabili a quelle delle fasi più dure della lotta al Covid, nel 2020 e 2021, l'alto numeri dei contagi ha causato una quantità mai vista prima di isolamenti, quarantene e rinunce volontarie a tante attività. Ci sono settori in ginocchio. 

Gli enti territoriali annaspano, e nel provvedimento di oggi per loro ci sono due interventi. Il primo è una replica del cosiddetto «fondone Covid», gli aiuti emergenziali che nel 2020 e 2021 hanno compensato il crollo delle entrate di Regioni ed enti locali e che oggi dovrebbe servire prima di tutto a sostenere le spese sempre più salate per l’energia negli ospedali e negli impianti pubblici come piscine, palazzetti e stadi; altri 200 milioni sono pensati poi per il trasporto pubblico locale che, trasportando meno utenti, si trova in difficoltà economiche impensabili fino all'autunno.

Due le modalità di aiuto ipotizzate per il settore turistico: da una parte il ritorno del credito d’imposta sugli affiti per gli alberghi e dall'altra il rifinanziamento del fondo di settore, che finanzia gli aiuti diretti agli operatori e coprirà anche la decontribuzione per il personale.

Per i negozi e per il commercio al dettaglio c'è "poca roba" nel decreto sostegni in arrivo: 160 milioni di stanziamento in tutto per catering e matrimoni, moda, tessile e parchi a tema. 20 milioni per discoteche e sale da ballo, che sperano di riaprire da inizio febbraio. 

"Ci saranno interventi a favore dei settori che più hanno sofferto e che soffrono di più, interverremo nei primi tre mesi del 2022 a forfait, a fondo perduto, con sistemi che sono oleati, gia' oggettivamente posti in essere con gli interventi dell'anno scorso", ha detto il sottosegretario al Mef, Alessandra Sartore, ospite di Radio anch'io, parlando delle misure attese sul tavolo del Consiglio dei ministri oggi. Ristori che, ha spiegato Sartore, saranno indirizzati a "tutti i settori che hanno attività chiuse per legge, come sale da ballo e discoteche, alle agenzie turistiche e ai tour operator, ai cinema e ai teatri, allo sport, tutti quei settori che hanno avuto una flessione delle entrate", conclude.

Quando e come arrivano gli aiuti

Come arriveranno a destinazione gli aiuti? Per snellire le pratiche ed evitare colli di bottiglia, si dovrebbe puntare secondo le indiscrezioni del quotidiano di Coinfindustria su una serie di fondi distribuiti fra i ministeri per gli aiuti ai settori di loro competenza: "Un impianto del genere replica quello adottato nell’ultima legge di bilancio, ma solleva più di un’incognita sull’obiettivo dichiarato di garantire gli aiuti in tempi brevi. Nessuno dei fondi istituiti in legge di bilancio è infatti già operativo: al Mise, per esempio, si è completato solo pochi giorni fa il cammino burocratico del fondo per la ristorazione collettiva, che era stato creato nel maggio scorso dal decreto sostegni-bis".

Invece per gli aiuti a fondo perduto per commercio al dettaglio, librerie, tessile e moda, che si basano sui codici Ateco, Invitalia dovrebbe fare più in fretta. 

Fonte: www.today.it

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