Risparmio energetico, quali sono le fasce orarie in cui si spende meno

15 settembre
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Le bollette stanno subendo un brusco incremento: come fare per tenere sotto controllo le spese? Alcuni suggerimenti possono essere di grande aiuto per risparmiare su luce e gas. Non tutti lo sanno, ma a pari quantità di energia elettrica in alcune fasce orarie si spende meno rispetto ad altre. Ecco in quali ore si spende meno.

La domanda di energia elettrica è maggiore in alcune fasce orarie rispetto ad altre e cresce in particolare in alcuni giorni della settimana. Di giorno, inoltre, viene richiesta molta più energia rispetto alle ore serali e notturne.

Il motivo è facilmente comprensibile: negozi, uffici e aziende sono aperti durante il giorno, consumando molta elettricità. Al contrario, essendo perlopiù chiusi nella notte e nei giorni festivi, la domanda di energia diminuisce. Quindi, quando si vuole tenere un occhio attento sul proprio portafoglio, è importante controllare la fascia oraria.

Per questo motivo, l'uso degli elettrodomestici è consigliato la sera e nei weekend, quando il consumo elettrico è minore e si tagliano i costi in bolletta.

Le fasce orarie si possono suddividere in tre categorie diverse, a ciascuna delle quali corrisponde un diverso consumo di elettricità:

  • Ore di punta (F1): dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 19.00, esclusi i giorni di festività nazionali;

  • Ore intermedie (F2): dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23, il sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali;

  • Sere e weekend (F3): dal lunedì al sabato dalle 23.00 alle 7.00, la domenica e i festivi nell'arco dell'intera giornata.

Fonte: it.finance.yahoo.com

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