Salario minimo di mille euro al mese: cosa può succedere

23 maggio
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Si torna a parlare di salario minimo, e spuntano cifre precise. Ma il presidente dell'Inps mette sul tavolo anche molto altro. "Con il Jobs Act è stata introdotta la flessibilità in uscita e aumentata quella in entrata, ora è arrivato il momento di ridurre quella in entrata". Lo dice Pasquale Tridico in un'intervista a Repubblica che farà senz'altro discutere. "Il mercato del lavoro tira perciò non ha più senso tenere sospeso il decreto Dignità. Se un lavoratore è precario deve sapere perché, si deve indicare il motivo".

Si torna a parlare di salario minimo

Sul confronto con il boom del mercato del lavoro spagnolo Tridico spiega "a me sembra che la Spagna si sia ispirata alla riforma che ha fatto l'Italia con il decreto Dignità del 2018, soprattutto nel momento in cui prevede l'introduzione di causali per il lavoro a termine. Peraltro le causali spagnole sono più rigide delle nostre". "Tra il 2018 e il 2019 non c'è stato alcun blocco" del mercato del lavoro causato dal decreto Dignità. "Abbiamo avuto il picco di occupazione e un boom di contratti di lavoro a tempo indeterminato, lo stesso che vive adesso la Spagna. Poi, quando scoppiò la pandemia, si decise di sospendere il decreto Dignità fino a settembre".

Sul salario minimo "La cifra di nove euro lordi l'ora è assolutamente compatibile con la forchetta che ha indicato due anni fa l'Europa in una delle sue direttive. Bruxelles raccomandava un salario minimo basato su una forchetta tra il 50% del reddito medio e il 60% del salario mediano. In Italia, nel solo settore privato, questi due valori corrispondono a 10,59 euro e 7,60, quindi la cifra media è 9 euro". "Nove euro lordi l'ora per otto ore al giorno vuol dire avere salari netti di poco superiori a mille euro al mese. Con le retribuzioni stagnanti e un'inflazione che corre verso il 7% credo sia un livello minimo congruo". Se i sindacati pensano che il salario minimo indebolisca la contrattazione, "Io invece ritengo che il salario minimo di nove euro sia assolutamente compatibile con la contrattazione sindacale- spiega Tridico -. E' un fattore esterno di garanzia, visto che negli ultimi trent'anni nel nostro Paese non sono cresciuti i salari ma i contratti pirata, di cui molto spesso sono vittime proprio i sindacati più rappresentativi".

In Italia il salario minimo legale non c'è

Oggi in Italia 5 milioni e mezzo di persone si trovano in una situazione di povertà assoluta. In molti settori le paghe sono da fame: 3-4 euro l’ora. Succede non solo nella filiera agricola ma anche nella logistica e nella Pubblica amministrazione, dove ci sono gli appalti. Lo sfruttamento non riguarda solo i migranti, ma anche le donne e i giovani. Si tratta di un fenomeno senza confini che coinvolge tutta l’Italia, ha spiegato qualche tempo fa in un’intervista a Today Aboubakar Soumahoro, fondatore della Lega dei Braccianti.

La Germania ha varato l'aumento del salario minimo a 12 euro l'ora (dagli attuali 9,82), a partire dal 1° ottobre. Il via libera è arrivato dal gabinetto tedesco, annunciato in conferenza stampa a Berlino dal portavoce del governo Steffen Hebestreit. L'aumento era uno dei progetti fondamentali dei socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz, concordati nel programma con Verdi e Liberali.

Qualche mese fa è stato trovato l'accordo in Spagna tra governo e sindacati Ccoo e Ugt e poi il via libera formale alla riforma: il salario minimo è stato fissato a 1.000 euro su 14 mesi, con validità retroattiva al primo gennaio. Si tratta di 35 euro in più rispetto all'attuale stipendio minimo che si attestava a 965 euro al mese per quattordici mesi. 

A fronte di un salario minimo che diventa sempre più comune nel mercato del lavoro Ue, a fare eccezione sono rimasti solo sei Paesi: Danimarca, Italia, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia.

In Italia non c'è una soglia di retribuzione al di sotto della quale il datore di lavoro non possa scendere per pagare un dipendente. In altre parole, il salario minimo legale non trova ancora una disciplina. Allo stato attuale ci sono diverse proposte, ma nessuna ha trovato approvazione in aula, né tantomeno messo d'accordo le parti sociali. 

Secondo i sindacati - semplifichiamo - con l'introduzione di un salario minimo, tutti i salari si appiattirebbero sul minimo e la contrattazione collettiva ne risentirebbe. Ma la dinamica che si può osservare nei Paesi con un salario minimo legale non ha mai confermato tale eventualità. Unica certezze: nella lunga marcia verso le elezioni politiche 2023 il salario minimo sarà uno dei temi forti della campagna elettorale.

Fonte: www.today.it

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