Superbonus al 110%, novità per case popolari e cooperative: l’ipotesi

25 gennaio
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Possibili novità in arrivo per il superbonus al 110% fino al 2026 che interesserebbe solo case popolari e cooperative: è questa l’ipotesi alla quale starebbe lavorando il Governo in scia, in particolare, al pressing di Forza Italia che ha chiesto al MEF una proroga del bonus da inserire nel decreto Milleproroghe.

Superbonus, novità in arrivo?

Secondo quanto ricostruito da il Messaggero, FI, dunque, spinge per andare in soccorso delle fasce di popolazione in maggior difficoltà economica. Le modifiche – che saranno oggetto degli emendamenti al decreto Milleproroghe in discussione in queste ore – dovrebbero dunque interessare esclusivamente alloggi popolari – ossia in gestione a Comuni o regione -e cooperative con l’ipotesi, appunto, di agevolazione piena (scaduta al 2022) fino al 2026 al 110%.

M5S torna alla carica

Intanto, i Cinquestelle sono tornati alla carica sulle villette ma qui la strada verso il semaforo verde è decisamente più difficile. “Il M5S, in occasione del passaggio al Senato del dl Milleproroghe, ha presentato emendamenti per ridare slancio al Superbonus . Per consentire la fruizione del Superbonus sulle case unifamiliari, ancora con il 110%, intendiamo prorogare al 30 giugno 2023 il termine per la conclusione dei lavori e al 31 dicembre 2022 lo stato avanzamento lavori al 30%”,. annuncia Patuanelli, capogruppo M5S in Commissione bilancio del Senato.

Intanto, sembra che il Superbonus sia diventato meno “attrattivo”. L’abbassamento della detrazione fiscale, legata ai Superbonus, dal 110% al 90% per l’anno 2023, determinerà quasi sicuramente un netto ridimensionamento della propensione all’utilizzo degli incentivi” ed il ‘décalage’ previsto “sia per il 2024, che per il 2025 avrà effetti ancora più disincentivanti. Per questo, tale modalità di programmazione del livello di detrazione fiscale dovrebbe essere totalmente riprogrammata, adottando un orizzonte di vigenza degli incentivi fiscali quanto più lontano possibile”. Lo si legge nella memoria portata dal Consiglio nazionale degli ingegneri, presieduto da Angelo Domenico Perrini in Commissione Finanze, al Senato.

Superbonus meno attrattivo

Per la categoria tecnica, “l’Italia deve sin da ora pensare ad incentivi, ad esempio al 90%, duraturi nel tempo, validi per almeno 15, o 20 anni in modo da permettere ad una platea estremamente ampia e difforme di proprietari di immobili di programmare la fattibilità, soprattutto finanziaria, dei singoli interventi”.

Fonte: quifinanza.it

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