"Manca il cibo a Gaza e la popolazione è costretta a mangiare lerba"

9 febbraio
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Non c'è più cibo a Gaza. Dopo quattro mesi di bombardamenti e devastazione è arrivata la conferma di un timore sollevato già da tempo da numerose organizzazioni umanitarie e dalle Nazioni Unite. Nella Striscia, il cibo sta diventando così scarso che la popolazione è costretta a mangiare erba nell'ultimo tentativo di scongiurare la fame. È la drammatica denuncia dell'organizzazione benefica ActionAid. "Ogni singola persona a Gaza adesso soffre la fame, e le persone hanno solo da 1,5 a 2 litri di acqua non sicura al giorno per soddisfare tutti i loro bisogni", ha affermato ActionAid in una dichiarazione pubblicata il 9 febbraio, avvertendo che l'intensificazione degli attacchi a Rafah avrebbe "conseguenze disastrose", che aggraverebbero un bilancio già drammatico: dall'inizio del conflitto sono morte circa 28mila persone, la maggior parte delle quali donne e bambini.  

Riham Jafari, coordinatore della difesa e delle comunicazioni di ActionAid Palestine, ha affermato che l'organizzazione è "profondamente preoccupata" per le notizie di una potenziale invasione di terra a Rafah e dell'aumento degli attacchi aerei sull'area. "Cerchiamo di essere assolutamente chiari: qualsiasi intensificazione delle ostilità a Rafah, dove si rifugiano più di 1,4 milioni di persone, sarebbe assolutamente disastrosa", ha affermato. Jafari ha chiesto "se l'ultimo luogo presumibilmente sicuro rimasto nella Striscia venisse attaccato, dove diavolo dovrebbe andare la popolazione esausta e affamata di Gaza?". 

Dopo le operazioni di terra nelle città di Gaza e Khan Yunis, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all'esercito di prepararsi per un'operazione simile a Rafah, al confine con l'Egitto, dove vivono ammassati 1,4 milioni di palestinesi, in grande maggioranza sfollati. L'8 febbraio Washington ha messo in guardia da una "catastrofe umanitaria" nella città al confine con l'Egitto e ha fatto sapere che non sosterrà un'operazione "che non tenga nel dovuto conto la sicurezza dei civili". L'appello del presidente statunitense è caduto nel vuoto. Il 9 febbraio l'esercito israeliano ha bombardato Rafah, colpendo due abitazioni. L'attacco militare israeliano ha ucciso almeno otto persone e ne ha ferite altre 18. Tra i morti ci sono almeno tre bambini, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 27.840 morti e oltre 67.300 feriti, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas. 

Fonte: www.today.it

9 febbraio
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