Vende la sua compagna come prostituta, il papà lo viene a sapere e lo uccide

8 novembre
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John Eisenman, 60 anni, è stato accusato di omicidio di primo grado ed è detenuto con una cauzione da 1 milione di dollari nella prigione della contea di Spokane a Washington. Il motivo? Ha ucciso il fidanzato di sua figlia, Aaron Sorenson, dopo aver scoperto che l’aveva venduta ai trafficanti di sesso.

Usa, vende la fidanzata ai trafficanti di sesso: il padre di lei lo scopre e lo uccide

Stando a fonti ufficiali, Aaron, 19 anni, sarebbe stato ucciso oltre un anno fa. Ad ottobre 2020 Eisenman venne a conoscenza del fatto che il fidanzato di sua figlia era stato responsabile della vendita della ragazza a un’organizzazione di trafficanti di sesso di Seattle, sulla costa occidentale degli Stati Uniti d’America.

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La ragazza sarebbe stata venduta per circa mille dollari. Dopo essere riusciuto a mettere in salvo sua figlia dai trafficanti ed averla riportarla nella città di Spokane, circa un mese dopo Eisenman decise di vendicarsi da solo: guida fino Hairway Heights, località circa 9 miglia a ovest di Spokane, e aspetta l’arrivo del 19enne. Poi lo aggredisce, lo lega e lo infila nel bagagliaio di una Honda Accord verde del 1991, abbandonata a Spokane sulla East Everett Avenue. In una dichiarazione ufficiale della polizia si legge:

“Eisenman ha aggredito la vittima colpendolo alla testa con un blocco di cemento e poi lo ha accoltellato ripetutamente, causandone la morte”.

Usa, vende la fidanzata ai trafficanti di sesso, il padre di lei lo uccide: un anno di indagini

Le indagini si sono concluse un anno dopo, con il ritrovamento del corpo del ragazzo:

“Dopo l’omicidio, Eisenman ha guidato il veicolo in un’area remota nella contea di North Spokane e ha abbandonato l’auto con il corpo ancora all’interno”.

Sembra, infatti, che la macchina sia rimasta in quel luogo fino a quando qualcuno l’ha spostata nell’ottobre 2021 per abbandonarla in un’altra zona. Tuttavia, è stato il cattivo odore che proveniva dall’auto a dare l’allarme e far sì che le persone chiamassero la polizia. Comunque, una volta in custodia, il 60enne ha confessato l’omicidio del ragazzo.

Fonte: it.notizie.yahoo.com

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