Canone Rai fuori dalla bolletta, anzi no: cosa cambia davvero dal 1º gennaio

19 maggio
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L'importo del canone Rai sparirà dalla bolletta della luce. O forse no, lo farà solo formalmente. Ma procediamo con ordine. Ad aprile risale il via libera a un ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (Misto) al decreto energia. L'ordine del giorno è stato prima accettato dal governo come raccomandazione e poi accolto con riformulazione, ovvero senza dover essere messo ai voti.

Canone Rai dunque fuori dalla bolletta, ma forse sarà sempre riscosso dalle società fornitrici dell’energia elettrica. Succederebbe questo: il pagamento avverrebbe con fatture a cadenza bimestrale in mesi distinti da quelli di emissione delle fatture per la fornitura di elettricità. Secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, è quello il cuore della proposta di legge (C. 3600) depositata da Michele Anzaldi, (Italia Viva). Proprio Renzi nel 2016 ha accorpato il canone all’utenza elettrica con dieci rate mensili. Con conseguente tasso di evasione sceso dal 27 al 3% circa.

Con il Dl Bollette è stato approvato un ordine del giorno che impegna l’Esecutivo a scorporare dal 2023 il canone Rai dalle bollette. Di base c’è l’impegno preso con la Ue di sopprimere gli “oneri impropri” dai costi dell’energia. L’ordine del giorno è però un atto di indirizzo non vincolante e nel Governo non è residuale la convinzione che il canone Rai non sia fra gli oneri impropri, essendo voce separata all’interno della bolletta. 

La sintesi andrà trovata nei prossimi mesi, e l'ufficialità arriverà probabilmente solo con la legge di Bilancio negli ultimi mesi del 2022.

Le ipotesi per pagarlo in altro modo (perché in qualche modo lo si pagherà comunque) vanno dal trasformare il canone Rai in una tassa sulla casa (come in Francia) o in una tassa sull’auto (come in Israele). Oppure affidare la riscossione dell’imposta tv ad agguerrite società di recupero crediti (come nel Regno Unito o in Svizzera). L’Unione europea chiede all'Italia di eliminare il canone dalla bolletta elettrica perché considera questa voce come un intruso. L'Ue ha definito il canone della tv come un onere improprio, in quanto non legato ai consumi di elettricità. E l'esecutivo è orientato ad accontentare l’Ue. Impossibile però tornare al vecchio sistema, quando si chiedeva di pagare "volontariamente": il tracollo della Rai sarebbe quasi certo in tal caso. L'evasione in passato sfiorava il 30 per cento, nelle casse della Rai mancavano centinaia di milioni di euro ogni anno.

All'estero come procedono? Si può forse prendere ad esempio la Francia, dove il canone televisivo viene pagato come tassa aggiuntiva sulla prima casa, con versamento tra il 15 e il 25 novembre di ogni anno. L’importo è 138 euro (contro i 90 dell’Italia). Altra strada l'hanno percorsa paesi come Svezia, Norvegia, Finlandia, Belgio, Olanda, Spagna: semplicemente, zero canone. Lo Stato decide quanti soldi siano necessari alle reti pubbliche e glieli assegna direttamente. 

Fonte: www.today.it

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