Emilia Romagna, allarme flavescenza dorata: cosè e rischi

11 agosto
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In Emilia Romagna scatta l’allarme per la presenza di alcuni parassiti che stanno prendendo di mira il settore vitivinicolo e le coltivazioni di patate. La Regione ha chiesto risorse e interventi su vasta scala al Governo per risolvere la situazione.

ALLARME FLAVESCENZA DORATA IN EMILIA ROMAGNA

A provocare questa emergenza fitosanitaria, aggravata anche dalla siccità che ha colpito gran parte dell’Italia, sono la flavescenza dorata che attacca la vite e gli elateridi che danneggiano in maniera sensibile le coltivazioni di patate. Il Presidente della Regione Emilio Romagna, Stefano Bonaccini, ha definito queste due situazioni come “gravi emergenze”, per cui si rende necessaria, in tempi rapidi, una strategia nazionale che possa supportare i viticoltori e i pataticoltori.

La flavescensza dorata è un fitoplasma, un parassita delle piante che è presente nei territori della Regione da circa vanti anni. Questo parassita sta mettendo a dura prova tutto il sistema vitivinicolo emiliano, minacciando anche quello di altre Regioni dell’Italia settentrionale.

Oltre alla flavescenza dorata, in Emilia si segnala una grave proliferazione di altri parassiti come gli elateridi che nonostante le strategie di difesa adottate puntualmente, riescono comunque a produrre gravi danneggiamenti alle coltivazioni delle patate.

Gli elateridi appartengono alla famiglia dei coleotteri e negli ultimi anni stanno causando danni ingenti nelle principali aree di coltivazione della patata non solo in Emilia Roma, una delle Regioni più gettonate per le vacanze estive del 2022, ma in gran parte del territorio nazionale.

Il sostanzioso aumento della presenza degli elateridi nei terreni agricoli non mette a rischio solamente le patate, ma rappresenta un grave pericolo anche per le altre coltivazioni fondamentali per l’economia, come il pomodoro, il mais, l’erba medica e la barbabietola da zucchero.

FLAVESCENZA DORATA: LA REGIONE CHIEDE AIUTO AL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA

La Regione Emilia Romagna si è rivolta direttamente al Ministro dell’Agricoltura: la richiesta è quelle di poter avere a disposizione risorse economiche, insieme alla deroga al Decreto legislativo per danni da calamità naturali e all’attivazione del fondo di solidarietà nazionale rifinanziato da poco.

Nella richiesta fatta pervenire al Ministro dell’Agricoltura, come riferito da Ansa, l’Emilia Romagna ha chiesto “che siano previste azioni concrete e condivise di ricerca e sperimentazione per delineare le vie di uscita da questa situazione e al contempo siano disponibili, in attesa di soluzioni innovative, fitofarmaci adeguati”.

Quella scattata in Emilia Romagna è solo l’ultima emergenza che riguarda l’Italia, colpita in diverse zone da problemi legati alla siccità, agli insetti e ai parassiti. In Toscana, per esempio, devono fare i conti con l’allarme dei caprioli che minacciano i vigneti: a causa della siccità, non trovando altro con cui dissetarsi, questi animali si gettano sui chicchi, mettendo in serio pericolo le vendemmie di quest’anno e la produzione di vino.

Era partito proprio dall’Emilia Romagna, inoltre, il grido dall’allarme sugli alberi da frutto che si stanno rimpicciolendo in tutta Italia: il fenomeno, chiamato “nanizzazione”, porta alcune specie vegetali a diventare sempre più piccole. Le cause sono diverse, dall’aumento delle temperature ai problemi di siccità, tutti fattori che “stressano” le piante, costrette ad attuare meccanismi di sopravvivenza.

Fonte: initalia.virgilio.it

11 agosto
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