Omicidio Laura Ziliani: cè la svolta

26 maggio
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C'è una importante svolta nelle indagini sull'omicidio di Laura Ziliani. Mirto Milani ha confessato l'omicidio dell'ex vigilessa di Temù, in provincia di Brescia, avvenuto l'8 maggio di un anno fa. L'ha fatto nel corso di un lungo interrogatorio in carcere. che lo stesso ha chiesto dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura. Milani, fidanzato della primogenita di Laura Ziliani, è in carcere dal 24 settembre scorso così come Paola e Silvia Zani, due delle tre figlie della vittima. Anche loro hanno chiesto l'interrogatorio.

Secondo la Procura Laura, 55enne vedova, è stata soffocata e poi seppellita tra la vegetazione vicino al fiume Oglio. Si sono ipotizzati motivi di natura economica. 

L'omicidio di Laura Ziliani

Era l'8 maggio 2021 quando la donna svaniva nel nulla. Il 23 maggio, ai piedi di un torrente della zona di Temù, era stata trovata una scarpa da montagna forse appartenuta alla donna, che abitava a Brescia ma che nel fine settimana tornava in Vallecamonica per la grande passione della montagna. Ad agosto un turista aveva avvistato un corpo in mezzo alla vegetazione, vicino al fiume Oglio a circa 500 metri più a sud rispetto a dove, nei pressi del torrente Fumeclo, era invece stata recuperata la scarpa. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione.

La ricostruzione del gip nell’ordinanza di arresto era chiara e denunciava gravi colpe dei tre indagati: "Il proposito omicidiario - si leggeva . è il frutto di una lunga premeditazione e di un piano criminoso che ha consentito loro di celare per lungo tempo la morte e di depistare le indagini". Il giudice aveva poi ipotizzato che il movente fosse di natura economica: "I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici". Mirto Milani e Paola e Silvia Zani erano sempre rimasti in silenzio, fino a poco fa.

Fonte: www.today.it

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