Salento, dalle coste spunta un volto umano: la scoperta

11 agosto
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È stato ribattezzato “il guardiano di Porto Selvaggio“: si tratta di un volto umano, “disegnato” dai contorni della scogliera di Porto Selvaggio, nei pressi della Grotta del Cavallo, distretto archeologico salentino celebrato a livello internazionale.

La “scoperta” porta la firma di Cristian Colopi, che ha notato il suggestivo particolare facendo un giro virtuale della costa del Salento con Maps. Lo stesso Colopi, su ‘Facebook’, ha scritto: “Non so se fosse una cosa già nota oppure dovuta al fenomeno della pareidolia, fatto sta che mi ha lasciato a bocca aperta”.

IL RACCONTO DELLA SCOPERTA

Cristian Colopi ha raccontato ancora in alcune dichiarazioni riportate da ‘La Repubblica’: “Spesso, quando ho tempo libero, mi piace documentarmi per raccontare qualcosa di nuovo o di diverso ai clienti che vengono con me per le escursioni in barca. Quando ho individuato questo tratto e vedendo il volto ho detto: ‘non ci credo!’”.

Colopi ha poi aggiunto: “Possiamo discutere di quel che vogliamo ma è inconfutabile che quello sia un volto umano, che ricordi perfettamente il profilo del volto di una persona. Il naso, gli occhi, la bocca: guardiamolo bene, c’è perfino il contorno delle labbra!”.

Cristian Colopi, dopo la scoperta, ha invocato l’aiuto di Vittorio Marras, speleologo di caratura internazionale che, assieme ad alcuni amici, ha dato vita a Nardò a un nucleo straordinario di naturalisti tra sub, speleologi e archeologi.

LE IPOTESI SUL “GUARDIANO DI PORTO SELVAGGIO”

In attesa del giudizio di un esperto sul volto umano “disegnato” dalla scogliera di Porto Selvaggio, si rincorrono le ipotesi fantasiose sul “guardiano”: è un Sapiens o un Neanderthal? E ancora: è un uomo o una donna?

Su ‘Facebook’, sotto al post con cui Cristian Colopi ha reso pubblica la sua scoperta, c’è infatti chi ha associato l’immagine a una figura femminile. Lo stesso Colopi ha commentato: “Ha dato anche a me subito l impressione che sia una figura femminile!”.

ALLA SCOPERTA DELLA GROTTA DEL CAVALLO

La Grotta del Cavallo è una grotta naturale calcarea, che si trova sulla costa ionica salentina nel comune di Nardò, in Puglia. Fa parte di un sistema più ampio di caverne naturali, localizzate nella baia di Uluzzo, all’interno del parco regionale di Porto Selvaggio.

La Grotta si trova a circa 15 metri sul livello del mare attuale, anche se nel corso del tempo il livello del mare è salito e sceso diverse volte. L’entrata della grotta è a forma arrotondata, larga 5 metri per 2,5 metri di altezza, ed è rivolta verso il mare.

La Grotta del Cavallo, chiamata così per i tanti ritrovamenti di resti di asinidi, è celebre per il ritrovamento di importanti depositi archeologici che risalgono al paleolitico superiore.

I resti, analizzati a partire dal 1967, vennero inizialmente attribuiti a un esemplare di uomo di Neanderthal. Nel 2011, un gruppo di ricercatori guidati da Stefano Benazzi (del Dipartimento di antropologia dell’Università di Vienna) pubblicò un articolo sulla rivista ‘Nature’, nel quale si affermava che i denti ritrovati nella grotta del Cavallo non appartenessero a un Homo neanderthalensis, bensì a uno dei primi esemplari di Homo sapiens, vissuto tra i 43000 e i 41000 anni a.C..

Fonte: initalia.virgilio.it

11 agosto
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