Giorgia Meloni torna alla Camera, i duelli con Elly Schlein e Giuseppe Conte

25 gennaio
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Giorgia Meloni contro tutti. Nell’ormai periodico "premier time", la presidente del Consiglio ha risposto alle sollecitazioni dei parlamentari che le hanno chiesto di relazionare sui temi caldi di queste settimane. Lo schema è quello già visto in altre circostanze, con i leader delle minoranze a incalzarla sulle criticità e lei a ribadire che i problemi vengono da lontano e a spiegare la ratio delle iniziative del governo.

La premier: "Non siamo contro il Sud. I governi Conte hanno fatto 250 miliardi di debito"

"Vi sono tante bizzarre ricostruzioni strumentali – ha spiegato Meloni – fra queste anche una secondo la quale questo governo avrebbe tradito il Sud. Fortunatamente i fatti e i numeri sono sempre più forti delle polemiche". Il riferimento è ovviamente all’autonomia differenziata, una legge che secondo le opposizioni, in particolare il Partito Democratico, dividerebbe l’Italia in due, con un nord ricco e un sud sempre più povero.

"In passato – ha detto la premier – abbiamo visto decine di miliardi non spesi, ma con questo governo ci sarà il cambio di passo. Il Sud potrà competere ad armi pari e dimostrare il suo valore". Ancora, rispondendo a un’interrogazione del Movimento 5 Stelle sul Patto di Stabilità: "In meno di tre anni di governo – ha replicato la premier – il M5S ha aumentato il debito pubblico di 250 miliardi. Quelle approvate con il nuovo Patto di stabilità sono le regole che avremmo scritto? No. È l'intesa migliore possibile a condizioni date? Sì, e questo perché quando ti presenti al tavolo delle trattative con un deficit al 5,3 per cento, che è causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde e delle terze case, e tenti di spiegare che ti servirebbe maggiore flessibilità, è possibile che qualcuno ti guardi con diffidenza. E se noi, nonostante questa eredità pessima, siamo riusciti a portare a casa comunque un buon compromesso è perché in questo anno di governo abbiamo dimostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagarsi le campagne elettorali era finita".

L’attacco di Giuseppe Conte: "Lei è un Re Mida al contrario"

Riflettori puntati sul "duello" con la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, un anticipo di quello televisivo, ma anche con il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che anche in questa circostanza ha battuto sul rapporto con l’Europa, contestando alla premier un evidente cambio di atteggiamento rispetto a quando era all’opposizione, in particolar modo sul Patto di Stabilità – oggetto dell'interrogazione del M5S – che secondo molti osservatori sarebbe stato "apparecchiato" da Francia e Germania e subito dall’Italia:

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"Lei – ha spiegato l’ex presidente del Consiglio – ha illuso gli italiani. Ha detto che sarebbe andata a Bruxelles a far tremare l'Europa. Qui a tremare invece è l’Italia". E poi l’affondo: "Lei è ossessionata dal Superbonus, perché vuole gettare fumo negli occhi degli italiani con questo mezzo di distrazione di massa. Ma la più grande truffa del secolo è quel programma farlocco che lei ha presentato agli elettori. Lei va in Europa e torna con l'Italia in ginocchio. Voleva aiutare i pensionati, stiamo peggio. Voleva i blocchi navali e stiamo al record di sbarchi. Patriota com'è, ha svenduto Ita ai tedeschi e adesso poste e ferrovie. Ma lei cos'è? Un re Mida al contrario, tutto quello che tocca distrugge. Ci faccia una cortesia. Faccia anche meno, farà meno danni e gli italiani ne saranno grati".

Schlein: "È al governo per risolvere i problemi o per fare opposizione?"

L’interrogazione presentata dalla segretaria del Partito Democratico, invece, era sulla mancanza di personale sanitario con la richiesta dello sblocco delle assunzioni nel settore, un tema molto caro ai dem. Per Schlein, il governo dovrebbe mettere mano a "una norma obsoleta, ferma al 2009".

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Anche in questa occasione, la premier ha replicato tirando in ballo i governi precedenti: "Come ricorda la collega Schlein il tetto alla spesa del personale sanitario fu introdotto nel 2009. Le dirò che è un'implicita attestazione di stima che chiedete a noi di risolvere i problemi che non avete risolto in dieci anni al governo". Parole a cui la leader Pd ha replicato: "Ma lei è andata al governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione scaricando su altri i problemi che ha creato lei? Perché nel 2009, quando è stato introdotto il tetto alle assunzioni, al governo c'era lei, da ministra". A margine del suo intervento, Elly Schlein ha poi espresso preoccupazione per i continui attacchi alla stampa da parte della premier e della sua maggioranza: "Giorgia Meloni – ha detto ai cronisti in Transatlantico – ha avviato la campagna d'Ungheria, con attacchi violentissimi alla libertà di stampa, alle inchieste cui sia affiancano quelli alla magistratura e alla sua indipendenza e ai sindacati. Lo abbiamo già visto in Paesi che si definiscono democrazia illiberali".

Fonte: www.today.it

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