Governo Draghi: le possibile future modifiche agli stipendi

2 novembre
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Il governo Draghi ha intenzione di fare importanti modifiche salariali per il futuro prossimo. I lavoratori con redditi più alti dovrebbero beneficiare di un aumento di 540 euro in busta paga. Bisognerà capire cosa dirà effettivamente l’emendamento sugli otto miliardi di euro. Ci riferiamo alla somma stanziata nella Legge di Bilancio volta al taglio di Irpef e Irap, come annunciato dall’attuale esecutivo. Secondo le intenzioni del governo Draghi tale norma dovrebbe essere redatta in Parlamento e d’intesa con le parti sociali.

Governo Draghi: gli obiettivi in campo

Gli obiettivi futuri da parte del Governo Draghi sono, come riportato da Open: “Ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive” e “Ridurre l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive” ovvero l’Irap. In gioco un taglio che il governo Draghi vorrebbe concentrato sulle aliquote centrali e cinque punti di cuneo fiscale.

Governo Draghi: taglio dell’aliquota

Si ipotizza, in particolare, a un taglio dell’aliquota sullo scaglione sopra i 28 mila e fino ai 55 mila euro. Per spiegarla in maniera più semplicistica, il taglio avverrebbe sulla base dei redditi dichiarati nel 2020, corrispondenti a 5,4 milioni di lavoratori dipendenti. Come richiesto da Confindustria, non ci sarà alcuna modifica dei contributi.

Governo Draghi: cosa dicono le simulazioni

I risultati di due simulazioni riportati da Repubblica riportano un taglio di due punti. Il risultato è tuttavia il medesimo per entrambe: un taglio dell’aliquota dal 38 al 36% porterà all’aumento di 340 euro a chi sta in mezzo allo scaglione: ci si riferisce ai lavoratori che guadagnano 45 mila euro lordi ogni anno, single o con due figli sotto i tre anni a carico.

Fonte: it.notizie.yahoo.com

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