Renzi il più ricco, Conte il più povero: le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari

28 dicembre
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Con l'anno che volge al termine arriva per tutti, anche per i politici, il momento di presentare la dichiarazione dei redditi. Osservando i documenti presentati dai parlamentari, è possibile delineare l'ormai consueta classifica che stavolta vede alle sue estremità due ex presidenti del Consiglio: Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il primo si è piazzato al primo posto tra i "Paperoni" con un reddito pari a 3 milioni e 217mila euro, mentre il secondo si trova in ultima posizione, fanalino di coda con un reddito complessivo è di 24.359 euro lordi riferito ai 12 mesi del 2022.

I parlamentari più ricchi

Partiamo dalla testa. L'ex Pd ora leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha messo a frutto le sue attività di consulenza in giro per il mondo, guadagnando il posto più alto del podio con un reddito superiore ai 3 milioni di euro, in aumento di 600mila euro rispetto alla dichiarazione del 2021. Una somma mostruosa in grado di superare anche i guadagni del senatore a vita e archistar Renzo Piano, che nel 2021 aveva dichiarato 6,3 milioni di euro, reddito che nel 2022 è sceso a "soli" 2.9 milioni di euro. Al terzo posto tra i più ricchi si piazza l'ex ministro Giulio Tremonti, adesso tra le fila di Fratelli d'Italia, che per il 2022 ha dichiarato 2.6 milioni di euro, in netto aumento rispetto all'anno precedente, in cui il reddito dichiarato era stato di 1.6 milioni di euro. Questo il trio dei più ricchi, anche se sono diverse le documentazioni ancora non pervenute e che potrebbero essere in grado di modificare la composizione del podio. Da Antonio Tajani ad Antonio Angelucci, fino a Giulia Bongiorno, sono diversi gli esponenti di Camera e Senato che non hanno ancora consegnato la dichiarazione dei redditi.

Nella top ten spicca il nome di Claudio Lotito, esponente di Forza Italia e presidente della Lazio, che ha dichiarato 1 milione e 112mila euro. In linea con lo scorso anno la dichiarazione del ministro della Difesa Guido Crosetto: 900mila euro contro i 935mila dell'anno precedente. Situazione simile per  Daniela Santanché: il ministro del Turismo scende dai 300.763 euro del 2022 agli attuali 298.638. Reddito da 289.020 euro invece per il ministro dell'Istruzione e merito Giuseppe Valditara. E la premier Meloni? Dopo 160.706 della passata dichiarazione, quella di quest'anno arriva a quota 293.531. A seguire troviamo il ministro della Salute Orazio Schillaci indica 227.345 euro e quello della Cultura Gennaro Sangiuliano dichiara 174.630 euro. Scendendo a quota 100(mila euro) circa, troviamo Nicola Fratojanni, leader di Sinistra italiana, con guadagni dichiarati per 104.212 euro. Di poco sotto i 100 c'è il leader della Lega Matteo Salvini con 99.699, seguito da Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, con 94.725 euro, e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi con 86.913 euro. 

Giuseppe Conte il più "povero"

All'ultima posizione, con un reddito inferiore ai 25mila euro, troviamo infine Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle. Dalla documentazione presentata il giorno della vigilia di Natale, l'ex presidente del Consiglio ha dichiarato un reddito complessivo è di 24.359 euro lordi nei dodici mesi del 2022, pari a un netto mensile di circa 1.400 euro. Una cifra irrisoria rispetto a quella dei suoi colleghi, inferiore anche allo stipendio di un normale dipendente pubblico. Inoltre, tra deduzioni e detrazioni, nel 2022 Conte ha versato solo 1.776 euro di tasse, cioè il 7,2%.Somme ridicole se paragonate ai guadagni dei parlamentari e che potrebbero far storcere il naso a un primo sguardo. In realtà non c'è nessun mistero. Le dichiarazioni dei redditi fanno riferimento all'anno precedente, in questo caso il 2022, anno in cui Giuseppe Conte ha avuto un incarico retribuito soltanto a partire dal 13 ottobre. Per questo motivo, il leader del Movimento 5 stelle ha percepito la sua indennità parlamentare da 10.435 euro al mese soltanto nell'ultimo periodo dell'anno. Nei primi dieci mesi del 2022 l'avvocato pugliese ha ricoperto il suo ruolo nel Movimento 5 stelle, ma senza percepire uno stipendio o integrare il suo reddito con altre attività retribuite. Quindi sì, è corretto dire il più "povero", ma soltanto se si fa riferimento ai guadagni del 2022. Negli anni precedenti, soprattutto quando incassava l'indennità da Presidente del Consiglio, le dichiarazioni dei redditi di Conte sono sempre state più cospicue.

Fonte: www.today.it

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