Svolta sul Superbonus, ecco cosa vuol fare il governo

20 dicembre
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Superbonus e lavori edilizi, c'è una possibile svolta: Forza Italia e Fratelli d'Italia provano a forzare la mano al ministro leghista Giorgetti sui bonus edilizi. In un provvedimento ad hoc potrebbe arrivare la possibile proroga del Superbonus, uno degli scogli che ha complicato l’iter della legge di Bilancio provocando rinvii e soprattutto malumori nella maggioranza. A spingere sono le associazioni di categoria dei costruttori che temono ripercussioni per gli oltre 25 mila cantieri ancora aperti e che difficilmente riusciranno a portare a termine i lavori entro la fatidica data del 1 gennaio.

La svolta sarebbe arrivata nella giornata di ieri 19 dicembre, con una riunione al ministero dell’Economia in cui si sarebbe parlato dell’ipotesi di varare un decreto ad hoc che preveda un Sal (Stato avanzamento lavori) a costo zero per tutti i lavori effettuati nel 2023 con il Superbonus 110 per cento, anche se non conclusi. Una soluzione che non accontenterebbe tutti ma verrebbe incontro alle esigenze di migliaia di condomini e diminuirebbe di molto il rischio di contenziosi legali.

Fino ad oggi, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva escluso categoricamente l’ipotesi, ma secondo Public Policy, il provvedimento su cui starebbe lavorando il relatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris, potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri già il 28 novembre. La norma non finirebbe dunque nel Milleproroghe perché non conterrebbe ulteriori proroghe a oneri.

Superbonus, la riunione al Mef

A spingere per l’approvazione rapida del provvedimento è soprattutto Forza Italia. Il leader del partito e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo a Radio Giornale Radio, ha spiegato che "Prorogare il Superbonus per coloro che hanno compiuto i lavori almeno al 70 per cento. Questo è un ragionamento di buonsenso". Gli fa eco Erica Mazzetti, componente VIII commissione Ambiente e responsabile dipartimento lavori pubblici di Fi: "Ogni intervento che vada nella direzione di permettere di chiudere i cantieri avviati e stato avanzato – spiega – merita il nostro ampio sostegno: condivido la scelta di introdurre un Sal (Stato avanzamento lavori) straordinario, nel primo provvedimento utile oppure con uno ad hoc, purché si faccia velocemente. Abbiamo chiesto almeno tre mesi perché le imprese edili devono fare programmazione: prima viene fatta chiarezza, prima si concludono i lavori; è una scelta di buonsenso che potrebbe salvaguardare molte imprese e persone. Il Sal straordinario, proposto da Forza Italia, è una soluzione concreta che tutela coloro che hanno investito e sono andati avanti, nel rispetto dei tempi e della legge, e non comporta ulteriori aggravi per le finanze pubbliche, provate dal sistema dell’incentivo a pioggia".

Fonte: www.today.it

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