Parietaria: proprietà, benefici e utilizzi

11 agosto
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Cos’è la parietaria

La parietaria è una pianta spontanea che cresce comunemente sul nostro territorio, sia in campagna sia in città. Il nome botanico della parietaria è Parietaria officinalis e la specie appartiene alla famiglia delle Urticaceae.

La pianta della parietaria è erbacea, di piccole dimensioni e presenta foglie ovali, con margine intero, appuntite e ricoperte da una fitta peluria. I fiori sono poco vistosi e non attirano particolarmente la nostra attenzione, ma sono ricercati dagli insetti impollinatori.

Questa piccola piantina viene spesso chiamata volgarmente erba muraria o erba vetriola: muraria perché la si vede in genere crescere e svilupparsi tra le fessure dei muri, vetriola invece deriva dal fatto che le sue ruvide foglie un tempo erano usate per la pulizia del vetro e delle pelli da concia.

La superficie ruvida delle foglie è un tratto distintivo della parietaria che serve anche a riconoscerla quando la si trova allo stato spontaneo. La pagina inferiore della foglia ha infatti la caratteristica di appiccicarsi agli abiti come una sorta di velcro naturale.

La parietaria è una specie che rientra tra le erbe spontanee commestibili ed è utilizzata dall’uomo fin dall’antichità come rimedio naturale.

Proprietà e benefici

La parietaria è usata dagli esseri umani fin dai tempi antichi sia per utilizzi tecnici come la pulizia del vetro e del cuoio sia per l’uso alimentare e come rimedio naturale. In cucina e per l’impiego terapeutico della parietaria si usano le foglie che contengono mucillagini, tannini, sostanze amare, tannini e sali minerali. Questo insieme di sostanze regalano a questa piccola pianta spontanea proprietà:

  • antinfiammatorie
  • lenitive
  • antibatteriche
  • cicatrizzanti
  • diuretiche

Tradizionalmente infatti la parietaria è utilizzate per alleviare i disturbi delle vie urinarie come coadiuvante nel trattamento contro renella, calcoli renali, cistite e in generale infiammazioni e infezioni che interessano reni, vescica, ureteri. La parietaria o erba muraiola infatti stimola e favorisce la diuresi, contribuisce a mantenere pulite le vie urinarie e a eliminare rifiuti metabolici, urea e cloruri.

Oltre che internamente, la parietaria è usata anche per medicazioni esterne. Come abbiamo visto, la parietaria ha azione lenitiva, antinfiammatoria, antibatterica e cicatrizzante: per questo, le sue foglie sono da sempre usate per impacchi in caso di piccole ferite, abrasioni, brufoli, cisti, arrossamenti della pelle, irritazioni date dalla depilazione e scottature solari.

Utilizzi

La parietaria è una pianta commestibile che può essere raccolta in natura e usata in cucina. La raccolta va effettuata in primavera, prima che la pianta fiorisca, prelevando le foglie da piante che crescono in luoghi poco inquinati, quindi lontano da strade, centri urbani o campi coltivati. Le foglie devono essere sane e non devono essere presenti parassiti. Le foglie vanno poi lavate con cura prima dell’uso. In cucina la parietaria si consuma cotta, perché la presenza di peluria rende le foglie ruvide e dalla consistenza decisamente poco piacevole. Sbollentata in acqua salata, la parietaria può essere poi ripassata in padella con olio e usata come contorno o nella preparazione di ripieni per ravioli, tortelli, torte salate, polpette. Le foglie di parietaria possono anche essere aggiunte a brodi e minestre o a contorni con altre verdure a foglia verde come l’ortica.

A scopo medicamentoso invece, meglio acquistare prodotti a base di parietaria in erboristeria. Chiaramente anche in questo caso è possibile utilizzare le foglie di piante che crescono in natura ma così facendo non si avrebbe certezza della composizione del fitocomplesso. La presenza di principi attivi nelle piante è infatti data da numerosi fattori che vanno dalle caratteristiche della pianta alle condizioni ambientali di crescita, dal momento della raccolta alla conservazione delle foglie. Nei prodotti che si trovano in erboristeria, invece, la presenza di costituenti attivi viene misurata, dunque possiamo essere sicuri che le foglie o l’estratto contengono la giusta quantità di fitocomplesso. Tra i prodotti a base di parietaria troviamo la tisana, l’estratto fluido e la tintura madre. Per quanto riguarda gli estratti fluidi, il dosaggio può arrivare fino a quattro grammi al giorno; la tintura madre si assume invece tre volte al giorno sciogliendone 40 gocce in poca acqua.

La tisana di parietaria si prepara con due-cinque grammi di foglie essiccate ogni cento millilitri di acqua calda e si beve diverse volte al giorno. L’infuso di parietaria si usa anche esternamente per alleviare irritazioni della pelle, scottature solari, cisti e abrasioni. Inoltre, la tisana di parietaria è un ottimo collutorio naturale per risciacqui della bocca e gargarismi, rimedio naturale contro gengiviti, afte e infiammazioni a carico della gola. Sempre esternamente, l’infuso può essere usato anche per irritazioni genitali.

Controindicazioni

La parietaria è un rimedio sicuro e non sono noti effetti collaterali legati al suo uso, se non si eccede con le quantità. Attenzione solo in caso di allergie, che rendono ovviamente sconsigliata l’assunzione di parietaria.

Fonte: dilei.it

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