Pfizer, il Ceo nuovamente positivo al Covid: "Non ho fatto la dose booster"

27 settembre
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Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, è risultato nuovamente positivo al Covid-19. Ammalatosi già a metà agosto, il Ceo dell'azienda che produce uno dei due vaccini mRna contro il virus ha ammesso di non essersi ancora vaccinato con la dose booster.

Una notizia che fa rumore visto il protagonista, con il grido di indignazione dei no vax che si è alzato sempre più forte. "Ma come, nemmeno lui si fida dei vaccini?" ha chiesto un utente sui social, ma la risposta è presto data. Bourla, infatti, ha ammesso di non essersi vaccinato perché ancora"coperto" dalla precedente positività.

Il Ceo Pfizer, infatti, ha sottolineato: "Non avevo fatto il nuovo booster bivalente in quanto sto seguendo le linee guida dei Cdc di aspettare 3 mesi da quando si è avuto il Covid, che io avevo contratto a metà agosto. Abbiamo fatto grandi progressi, ma il virus è ancora con noi".

La dose booster citata da Bourla è quella con i cosiddetti vaccini bivalenti, i farmaci che hanno avuto l'aggiornamento contro le ultime varianti Covid. Si tratta di vaccini costituiti per metà da quello convenzionale e per l’altra metà da uno nuovo adattato alle varianti Omicron. Ma non tutti possono ricevere subito la somministrazione. A fare chiarezza è stata la circolare del Ministero della Salute, firmata dal ministro Roberto Speranza, che ha sottolineato che i vaccini bivalenti potranno essere somministrati soltanto a tutti quei pazienti che si presenteranno per la vaccinazione ad almeno 120 giorni dalla dose precedente, ovvero dalla terza dose, o che sia passato lo stesso periodo da una precedente positività al virus. Prima della scadenza di questo periodo, infatti, non potranno essere inoculati.

I medicinali, sottolinea il Ministero, vanno usati “prioritariamente” per le categorie ritenute a rischio e potranno essere somministrati “su richiesta dell’interessato” come quarta dose anche alle persone sane che hanno tra 12 e 59 anni. Tutti gli individui over 60, quelli fragili con più di 12 anni, gli operatori sanitari e le donne in gravidanza possono riceverla.

Fonte: it.notizie.yahoo.com

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