Come si calcola la pensione con il nuovo simulatore sul sito dell’Inps

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Si chiama PensAMi, acronimo che sta per pensione a misura, il nuovo strumento messo a disposizione dall’Inps a tutti i contribuenti, che permette di conoscere il percorso personale per il raggiungimento della pensione. Il simulatore, tramite poche e semplici domande, permette infatti di visualizzare i vari scenari possibili. PensAMi ha uno scopo puramente informativo. Permette infatti di conoscere le varie misure a cui si può accedere per il pensionamento, calcolare le tempistiche e capire, ad esempio, se è possibile fare qualcosa per anticipare l’accesso alla pensione.

Come si calcola la pensione con PensAMi: ci sono tre livelli

Il simulatore è articolato in tre livelli. Per ognuno di essi, sarà necessario rispondere ad alcune semplici domande per acquisire più informazioni utili per definire uno scenario personalizzato che riguarda la pensione.

Dopo ogni livello, sarà possibile andare al livello successivo, per approfondire e definire ulteriormente le varie possibilità, oppure esplorare lo scenario.

  • Al primo livello è possibile vedere a quali pensioni si ha diritto sulla base dell’intera contribuzione indicata, e il sistema di calcolo applicato.
  • Al secondo livello è possibile vedere la data in cui sarà possibile andare in pensione, tenendo conto della contribuzione presente in ciascuna gestione.
  • Al terzo livello è possibile scoprire se è possibile anticipare l’accesso alla pensione.

Come si calcola la pensione con PensAMi: quali campi compilare

Per utilizzare il simulatore PensAMi è necessario essere in possesso di alcune informazioni, facilmente reperibili accedendo con Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi al sito MyInps.

Per il primo livello è necessario compilare i seguenti campi.

  • Data di nascita.
  • Sesso.
  • Data del primo contributo.
  • Anni e mesi totali dei contributi.

È inoltre necessario indicare in quali gestioni si ha contribuzione, selezionando una o più delle seguenti voci.

  • Fondo pensioni lavoratori dipendenti (del settore privato).
  • Gestione dipendenti pubblici (Ctps, Cpdel, Cpug, Cpi, Cps).
  • Gestione lavoratori autonomi (Com, Art, Cd/Cm).
  • Gestione separata.

Quest’ultima abbraccia un ampio bacino di lavoratori.

  • Lavoratori autonomi senza cassa professionale.
  • Liberi professionisti con cassa previdenziale nel caso in cui l’attività non sia iscrivibile.
  • Collaborazioni coordinate e continuative, a progetto e non.
  • Venditori a domicilio con contratto di lavoro autonomo con provvigioni superiori a 5 mila euro annui netti.
  • Percettori di borse di studio, assegni e dottorati di ricerca.
  • Medici con contratto di formazione specialistica.
  • Volontari del servizio civile nazionale (avviati dal 2006 al 2008).
  • Spedizionieri doganali autonomi.
  • Associati in partecipazione con redditi da lavoro autonomo.
  • Prestatori di lavoro occasionale accessorio.
  • Amministratori locali.

Per scoprire da quando è possibile andare in pensione, è necessario accedere al livello due e specificare i periodi di contribuzione per ogni tipo di gestione.Il livello tre, come già detto, permette invece di capire come incrementare la propria contribuzione (ad esempio con il riscatto della laurea) o se è possibile accedere ad altre prestazioni.

Chi intende andare in pensione a breve sarà sicuramente interessato a Quota 102, qui vi abbiamo spiegato come funziona. Potete invece consultare qui il calendario Inps del 2022 con tutte le date dei pagamenti. E ancora, qua la nostra guida su come ritirare la pensione senza il Green pass.

Fonte: quifinanza.it

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