Il piano del governo per la riforma delle pensioni: addio "scaloni". Resta il nodo delle minime

14 dicembre
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Le pensioni ancora tra i primi punti dell'agenda di governo. Due i ragionamenti che vengono portati avanti: cosa fare già adesso per le minime e come modificare l'intero impianto normativo. Sulle pensioni minime chi insiste è soprattutto Forza Italia. Gli azzurri spingono per assegni più sostanziosi e vogliono la norma già nella legge di bilancio che nei prossimi giorni arriva in Aula. 
 
"Con questa legge di bilancio stiamo lavorando in tre direzioni: l'aumento delle pensioni minime, con l'obiettivo di portarle a 1000 euro. Poi, la decontribuzione e la detassazione di nuovi assunti che dovrebbe essere totale. Infine, le semplificazioni e la lotta alla burocrazia", scrive su Twitter Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere all'aumento delle pensioni minime non vuole rinunciare. C'è un "però": le risorse. Aumentare le minime richiede una disponibilità finanziaria che potrebbe non esserci. La manovra, lo abbiamo detto ampiamente, è "magra" e la maggior parte delle risorse sono sulle misure di contrasto al caro energia. In queste ore si starebbe valutando una soglia anagrafica a 75 anni per l'aumento ma in questo caso gli uffici devono prima accertarsi di non incorrere in un problema di incostituzionalità. 

Twitter Silvio Berlusconi
Twitter Silvio Berlusconi

Sulle pensioni si sta però avviando un ragionamento più ampio. A gennaio il governo aprirà il confronto con le parte sociali, associazioni datoriali e sindacati. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, nel corso di un'audizione al Senato ha ricordato che gli interventi della manovra non sono strutturali e gli effetti si vedranno nel 2023. Con "la volontà di fare un riordino complessivo della materia".

"Con le parti sociali sui tavoli specialistici già convocati si darà forma a una revisione del sistema pensionistico nel segno della solidarietà e della sostenibilità per le future generazioni", ha detto Calderone, sottolineando che "il dialogo sociale è importante". Tra gli obiettivi principali quelli di "chiudere la stagione delle forme di accesso a pensioni sperimentali" per "individuare l'accesso a pensioni più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro, evitando pericolosi 'scaloni' anagrafici". Inoltre "si perseguirà una razionalizzazione degli strumenti di prepensionamento a oggi esistenti, prevedendo forme sostenibili di compartecipazione fra oneri a carico del datore di lavoro e dello Stato con esodo dei lavoratori più vicini alla pensione e percorsi 'mirati' di staffetta generazionale con doti attrattive di incentivi alle assunzioni che consentano un efficace rilancio dell'occupazione giovanile".

"Al contempo - ha detto Calderone nel corso dell'audizione al Senato - saranno verificate, a favore delle generazioni più giovani, forme di garanzia pensionistica nel caso di carriere contributive discontinue, si disegneranno forme di potenziamento della posizione pensionistica in modo da formare in modo consapevole una futura rendita adeguata al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico".

Fonte: www.today.it

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